Il tecnico di emodialisi
Inquadramento generale
Il decreto n. 2002-1198 del 23 settembre 2002, relativo alle condizioni tecniche di esercizio delle strutture sanitarie che trattano l'insufficienza renale cronica mediante depurazione extrarenale, ha previsto all'articolo D.712.127 - ALLEGATO n. 3 la seguente disposizione:
"Ogni struttura sanitaria autorizzata deve disporre, da sola o per contratto, di uno o più tecnici formati all'uso e alla manutenzione dei monitor di emodialisi e dei sistemi di trattamento delle acque, in grado di intervenire in qualsiasi momento durante il periodo di apertura della struttura"
I tecnici sono entrati in reparto dialisi fin dalla nascita della terapia dialitica in quanto si avvisava una necessità di una figura tecnica per ovviare i guasti tecnici molto numerosi.
In un primo tempo il tecnico era considerato essenziale.
Al fine di garantire la conformità al decreto n. 2002-1198 del 23 settembre 2002 nascono i Tecnici di Emodialisi in forma semiufficiale.
Il Tecnico di Emodialisi è un Collaboratore tecnico altamente specializzato nella gestione e risoluzione di problematiche legate alla conduzione, controllo e manutenzione preventiva di apparecchiature biomedicali associate alla dialisioltre abilance, pompe a siringa, elettrocardiografi ECG e in generale dispositivi medici di classe II, II A, II B e III utilizzati nei centri di dialisi, inclusa la verifica con declinazione giornaliera, settimanale, semestrale, annualedelle condizioni di produzione di acqua e soluzioni specifiche per i trattamenti di dialisi, dialisi extracorporea e peritoneale.
Impiegato presso ospedali, cliniche e centri di dialisi sotto la responsabilità del Direttore di struttura complessa di Nefrologia, lavora su varietà di turni e orari e copre le 24 ore con turni di reperibilità per quanto riguarda il controllo degli impianti di trattamento acqua.
A livello nazionale rientra nel Comparto Sanità del Contratto Nazionale del Lavoro con l’indicazione di collaboratore tecnico specializzato esperto.
Noto anche come tecnico di dialisi, collabora con medici o infermieri per l’assistenza ai pazienti con insufficienza renale permanente (malattia renale allo stadio terminale) i quali abbisognano di trattamenti artificiali idonei a sopperire tali disfunzioni.
Le responsabilità tipiche includono il monitoraggio dei pazienti durante la dialisi, l’assistenza in caso di domande o dubbi da parte del paziente, educazione ai pazienti in dialisi, manutenzione di macchine, attrezzature per dialisi e unità mobili di osmosi per emodialisi in terapia intensiva.
Il know-how necessario per la realizzazione della professione riguarda l’accompagnamento della risorsa nella realizzazione delle attività quotidiane, la scelta e l’utilizzo di attrezzature, strumenti di lavoro e/o strumenti di controllo, in relazione al lavoro pianificato, progettazione, formalizzazione e adattamento di procedure, protocolli, modalità operative e istruzioni necessarie, gestione di impianti e ottimizzazione costante delle prestazioni tecniche oltre alla valutazione della conformità di un prodotto, materiale, servizio rispetto alle norme interne/esterne, identificazione e diagnosi di malfunzionamenti, guasti, difetto di materiali, anomalie del sistema, e segnalazione di eventuali reclami sulle apparecchiature all’azienda.
Definizione e descrizione generale
Il Tecnico di Emodialisi destina le proprie competenze tecniche principalmente per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle apparecchiature biomedicali utilizzate per il trattamento di dialisi.
È in grado di effettuare controlli sia funzionali che relativi alla sicurezza elettrica delle apparecchiature utilizzate e supportare il monitoraggio costante della porzione impiantistica fissa usata per i trattamenti di dialisi extracorporea e peritoneale.
Le competenze non si manifestano solo nel controllo e nel monitoraggio delle “attrezzature” specifiche ma riguardano altresì la gestione e il controllo dei materiali utilizzati nelle sessioni di dialisi, la verifica delle funzionalità proprie delle apparecchiature inclusi gli impianti di distribuzione e del trattamento delle acque nel rispetto delle normative (1).
Tale figura garantisce attraverso il proprio operato quotidiano, la totale sicurezza necessaria a svolgere le sessioni di dialisi avendo cura scrupolosa del rispetto delle normative e del dialogo con gli attori sanitari più importanti quali medico, infermiere e ingegnere biomedicopresso officine dedicate e specializzate.
Partecipa alle sessioni tecniche propedeutiche all'acquisto di attrezzature, test e alle dimostrazioni di nuovi prodotti, esposizione di bandi di gara e problemi di vigilanza materiale.
La preparazione alla base comprende conoscenze relative alle principali materie scientifiche come fisica, chimica, matematica, biologia, materie di approfondimento quali elettrotecnica, elettronica, meccanica, informatica sino alle materie specifiche di ruolo quali fisica e chimica della dialisi, metodologie di dialisi, apparecchiature (Dispositivi medici) di dialisi e disposables(*) (o dispositivi monouso) annessi, misurazioni in dialisi, gestione del rischio tecnico, nozioni di impiantistica fissa, normative specifiche in dialisi.
Negli anni questa figura ha assunto sempre più importanza nei dipartimenti di nefrologia e nelle strutture pubbliche ospedaliere in quanto possiede un equilibrato mix di competenze tali da potersi interfacciare all’interno di una struttura dipartimentale con altri ruoli “professionali” e indicare le soluzioni possibili( safety e productquality ) (**) al fine ultimo di garantire la costante sicurezza dei pazienti.
La peculiarità derivante da questo ruolo riguarda in generale la gestione della complessità dei monitor di dialisi sia dal punto di vista correttivo che preventivo, la tracciabilità degli interventi di manutenzione, l'inventario delle apparecchiature per emodialisi e dei dispositivi monouso da utilizzare per la terapia, la rapida risposta e problemsolving (***) su chiamata da parte degli utenti (generalmente infermieri) ed eventuale apertura reclami o richieste di intervento da parte della ditta produttrice.
Il monitoraggio e il controllo batteriologico (endotossine e controlli microbiologici) delle macchine sono molto rigorosi.
La gestione dei prelievi è affidata al tecnico dialisi e in alcuni centri dove manca il tecnico sono gli infermieri a farlo.
Al fine di garantire la sicurezza del paziente, questo compito viene svolto in stretta collaborazione con il settore del trattamento delle acque per garantire una qualità dell'acqua ineccepibile.
Nei reparti ove è presente il tecnico di dialisi spiega a ogni nuovo infermiere il principio semplificato del funzionamento interno delle macchine e della centrale biosmosi.
Fornisce indicazione sulla compilazione dei report sui guasti, reperendo quante più informazioni possibili sulle circostanze della mancata identificazione del problema il più rapidamente possibile avviando la registrazione tramite compilazione elettronicae/o cartacea.
I monitor di oggi raramente si guastano e ci sono sempre pezzi di ricambioe/o macchine di back-up (utili a garantire la continuità del trattamento in corso) in ogni centro di dialisi per sostituire quella trasferita in officina per la revisione.
Il tecnicodi emodialisi è in costante contatto con i caregiver (****) e le ditte produttrici dei dispositivi medici (DM).
Si relaziona con i servizi di dialisi, farmacia, laboratorio, economato, ingegneria clinica, logistica, provveditorato oltre all'équipe sanitaria, manager esperti (igienista, medico del lavoro, ecc.) per le competenze tecniche, fornitori per la formazione, per la pianificazione e gli interventi esterni, per la manutenzione e la messa in servizio, per l'aggiornamento e l'evoluzione delle tecniche.
Al servizio del paziente, forma un'equipe con:
- Nefrologo
- Farmacista
- Personale infermieristico
- Ingegnere biomedico / clinico
Si rapporta maggiormente con i servizi clinici e medico-tecnici per la manutenzione e la formazione, con i fornitori per la pianificazione e gli interventi esterni, servizi tecnici per la manutenzione e la messa in servizio, i servizi logistici e generali per la gestione e l'organizzazione, i servizi economici e finanziari per la gestione amministrativa e finanziaria, il corrispondente di vigilanza materiale per la perizia tecnica, dirigenti esperti (igienista, tecnico di radioprotezione, medico del lavoro, ecc.) , i tecnici informatici del servizio interno informatico per il collegamento in rete delle apparecchiature mediche.
Tecnico Senior di Emodialisi: Caratteristiche peculiari e ambiente di lavoro
Osservazioni a premessa
Non v'è dubbio oggi che ottenere un vero e proprio riconoscimento europeo significhi definire ufficialmenteil profilo professionale del Tecnico Superiore di Dialisi.
L'Associazione dei Tecnici di emodialisi (ANTE), fondata nel 1990, promuove la professione di Tecnico Dialisi Superiore presso le autorità pubbliche, e le istituzioni private e promuove la ricerca e la qualità dell'assistenza attraverso lo sviluppo di qualità dei servizi sanitari.
Dopo aver studiato l'esperienza e le conoscenze professionali, il gruppo di lavoro dell’ANTE ha cercato di rispondere alla richiesta dei soci e dei delegati interni dell'associazione.
Il gruppo è stato motivato anche dalla richiesta di datori di lavoro, nefrologi e ingegneri occupati sul campo.
La professione di Tecnico Superiore di Dialisi consiste nel garantire la manutenzione preventiva e curativa (straordinaria, a guasto) dei dispositivi medici idonei ai trattamenti di dialisi.
È considerato come un vigileche partecipa alla qualità, alla sicurezza e alla continuità della cura del paziente.
La molteplicità degli attori nel campo dell'insufficienza renale dona a questa figura tecnico-professionale, la veste di forza trainante nell'implementazione di un sistema organizzativo basato sulla garanzia di qualità mantenendo l'obiettivo espresso a titolo di esempio dall’ ANAES (AgenceNationale d’Accreditationd’Evaluation en Sante) (*****) per ilmiglioramento continuo della qualità e della sicurezza delle cure".
La denominazione commerciale è di Tecnico di Dialisi Senior
Padroneggia le varie tecniche di purificazione extrarenale ed è esperto di fisiologia, trattamento delle acque, manutenzione, igiene, sicurezza, normative specifiche, assicurazione della qualità, informatica.
Lavora presso centri di emodialisi, unità di terapia intensiva, dialisi a domicilio e sulle navi.
La qualità richieste convergono su aspetti etici propri di questo lavoro, sulla tipologia di relazioni e su capacità relative a organizzazione, rigore e metodo, dialogo umanistico costante, relazione, lavoro sia singolo che in equipe, costruzione di un rapporto di fiducia con gli altri attori sanitari precedentemente menzionati, dialogo tecnico con i fornitori, ascolto, analisi, gestione, curiosità tecnica, aggiornamento costante delle conoscenze, negoziazione, disponibilità, discrezione professionale.
È disponibile a partecipare al servizio di guardia e rimane una figura professionale soggetta a differenti rischi e pericoli quali rischio di infezione nosocomiale, rischio di contaminazione da epatite e/o HIV, pericolo elettrico e pericolo chimico.
L’ Evoluzione della professione del Tecnico di Emodialisi passa attraverso il rafforzamento delle disposizioni normative e legali sulla sicurezza delle apparecchiature, l’aggiornamento e l’implementazione delle conoscenze normative e legali in relazione all’evoluzione tecnologica delle apparecchiature che saranno sempre più sofisticate (es. miniaturizzazione, elettronica...). Sarà pertanto necessario un livello di abilità sempre più qualificato e idoneo al tipo di servizio, oltre all’interfacciamento con i dipartimenti informatici per le gestione in rete dei dati delle apparecchiature e/o guasti da registrare.
Percorsoscolastico e certificazione
Dopo il diploma di scuola superiore, il percorso tipico per diventare un tecnico di emodialisi include un programma di formazione certificato e un'esperienza di cura del paziente.
Per diventare un Tecnico di Emodialisi, ANTE (riconosciuta dal Ministero dello sviluppo economico) effettua un processo di qualificazione per i tecnici in servizio.
È prevista una certificazione in tal senso, alternativamente occorre completare un programma di certificazione per tecnico di emodialisi. Al fine di completare la certificazione ed essere idonei è previsto l'apprendimento in classe e l'esperienza pratica.
La certificazione varia in ogni stato membro europeo. I tecnici dovranno ricercare i requisiti idoneiper esercitare la professione nello stato membro di appartenenza.
Le organizzazioni di nefrologia stabiliscono e regolano i requisiti necessari per la certificazione, in particolare la Nephrology Nursing CertificationCommission (NNCC) offre una certificazione per i tecnici di emodialisi clinica (CCHT) e il Board of NephrologyExaminers Nursing and Technology (BONENT) offre una certificazione per tecnici di emodialisi (CHT).
Molti centri di dialisi negli Stati Uniti impiegano tecnici di emodialisi per fornire la maggior parte dell'assistenza diretta ai pazienti. Con il crescente numero di persone con malattia renale cronica e insufficienza renale, si prevede che la domanda di tecnici di emodialisi aumenterà. Lo stipendio medio annuo per un tecnico di dialisi è di circa $ 39.000.
Con l'esperienza, i tecnici di emodialisi possono avanzare in posizioni di supervisione o di gestione.
Codice Deontologico
Esiste un codice deontologico promosso dall’Associazione ANTE nel 2016 che riguarda principalmente tre macroaree di interesse:
-Formazione
-Comportamento
-Rispetto
In particolare il Tecnico di Emodialisi è consapevole che la tutela e la promozione della salute sono oggi sempre più affidate ad interventi pluridisciplinari i quali necessitano di un metodo di collaborazione interdisciplinarecorrelatoall'intervento di altri operatori.
Determina pertanto la conoscenza, il rispetto delle reciproche competenze unita alla ricerca della corretta modalità di comunicazione.
Anche nei rapporti con i colleghi, il Tecnico di Emodialisi opera nella convinzione che la finalità primaria dell'impegno professionale sia la tutela e la promozione della salute delle persone.
Pertanto si preoccupa di garantire la massima collaborazione e la possibilità di utilizzare le rispettive conoscenze ed esperienze.
Ritiene quindi deontologicamente censurabile ogni atteggiamento ispirato da rivalità o protagonismo. Il Tecnico di Emodialisi pur nella sua autonoma responsabilità tecnico-professionale, ritiene essenziale ai fini del proprio servizio la collaborazione con gli infermieri, gli specialisti nefrologi e con altri medici nel rispetto delle reciproche competenze. Riconosce in particolare che l'interpretazione dei dati, la valutazione diagnostica e le indicazioni terapeutiche come atti di competenza medica.
Promuove iniziative per adeguare le norme vigenti alle esigenze dei cittadini, finalizzate alla tutela della salute, segnala all'autorità competente le carenze organizzative ed i ritardi nell'applicazione delle leggi e collabora per la loro sollecita e puntuale attuazione.
Il Tecnico di Emodialisi è titolare per norma costituzionale del diritto di sciopero. Egli ha comunque il dovere di garantire le prestazioni urgenti ed indispensabili.
(1)
Riferimenti Normativi e Direttive
-Direttiva CEE 90/385 del 1992
-Direttiva CEE 93/42 del 1997
-Direttiva CEE 98/79 del 2003
Nuovo MDR 2017/745
-Norma generale CEI 62-5
-Norma generale CEI 62-51
-Norma generale CEI 62-98
-Norma generale CEI 62-99
-Norma generale CEI 62-108
Produzione e commercializzazione di apparecchiature per il Trattamento acqua e dialisi
-Norme AAMI del 1982 / 1989 / 1991
-Norme SLS 90-95
-Norme EUR PH VIII:): 9 del 1993
-Farmacopea Francese
-Farmacopea Ufficiale della Repubblica Italiana IX ed.
-Analisi delle acque secondo le linee guida SIN 2005 ed s.l., e secondo il GIN 22
Legenda:
(*) Disposable: Usa e getta
(**) Safety e product quality: Sicurezza e qualità del prodotto
(***)Problemsolving: Risoluzione di problemi
(****) Caregiver: Assistente
(*****) ANAES (Agence Nationale d’Accreditation d’Evaluation en Sante)
Autrice: Ing. Manuela Appendino
Revisore: Paolo Besati